© Pam Moon, Little Aston, Pasqua 2014
Tratto da
https://www.shroud.com/papers.htm?fbclid=IwAR07hT_ABy5qJWr0dIs96DRlaAfSDFK_kmGFr5gWCUDtL156-OOn3h1Son8
in cui è presente l’articolo
«The Lier Shroud e Lucas Cranach the Elder di Pam Moon»
che rimanda al link http://www.shroudofturinexhibition.com/Shroud_of_Turin
Traduzione per unaMinoranzaCreativa
a cura di
Veronica Triulzi
Ringraziamo il nostro amico Barrie Schwortz
per la collaborazione e la disponibilità prestataci
Sinossi
Questo lavoro sostiene che l’artista che ha creato la copia della Sindone di Torino conosciuta come la Sindone di Lier (o Lierre) possa essere di Lucas Cranach il Vecchio (1472-1553). Si esamina la firma sulla Sindone e si confronta con i differenti modi con i quali Cranach firmava il suo nome. Si guarderà alla connessione di Cranach con Massimiliano I il Sacro Romano Imperatore (1459-1519) che si è pensato abbia commissionato copie della Sindone. Si esamina la somiglianza tra la copia di Lier e la Sindone di Torino. E infine si esaminano altri esempi del lavoro di Cranach, particolarmente il suo Cristo come Uomo dei Dolori datato 1515.
Antefatto
La Sindone di Lier (vedi l’immagine sotto 1) è conservata nel Tesoro di S. Gummaro a Lier, Belgio (Lierre in dizione francese). È una copia della Sindone di Torino che fu commissionata quando la Sindone era a Chambery, Francia. È datata 1516. L’artista non è stato formalmente identificato benché ci sia stata la supposizione che Albrecht Dűrer (1471-1528) ne fosse stato il creatore 2. Cranach nacque Lucas Műller, ma cambiò il suo nome dopo il suo luogo di nascita (attualmente Kronach). L’Enciclopedia Britannica lo descrive come ‘il pittore principale della Sassonia. E uno dei più importanti e influenti nella pittura Tedesca del XVI secolo. Tra la sua vasta produzione di dipinti e sculture in legno, le più importanti sono pale d’altare, ritratti di corte e ritratti dei Riformatori protestanti 3.’ Ciò per cui egli è maggiormente famoso è il ritratto di Martin Lutero.

La Firma
Alla fine della Sindone di Lier c’è ‘quello che sembra un monogramma.’ (fig.3) Esso ‘deve ancora essere identificato. Potrebbe essere un monogramma, non dell’artista, ma della persona che ha scritto il testo; o anche alla persona alla quale la copia apparteneva. Canon A Tiéry ipotizzò che fosse un simbolo per et cetera 4 ’ Vedere La Sindone di Lier: Un problema di attribuzione Remi Van Haelst. L’immagine della Fig.1 è presa da questo lavoro. La data della Sindone e la firma dell’artista sono riprodotte sotto con una comparazione alla firma di Dűrer: egli non è l’artista come la firma conferma. Comunque, forse l’associazione con Dűrer è importante. Dűrer fu un contemporaneo e collaboratore di Lucas Cranach il Vecchio e essi sono tra i più influenti pittori del Rinascimento tedesco.
La difficoltà è trovare un’immagine a sufficiente alta risoluzione della firma (se questa è una firma d’artista). Essa sembra dire ZC con un monogramma. La figura 2 è presa da theshroudfoturin.blogspot 5. Comunque se la stessa immagine è montata usando la tecnologia Word (Microsoft) l’immagine appare essere LC (Fig.3). La Sindone di Lier non è pubblicamente disponibile, così, l’analisi dipende da riproduzioni di qualità relativamente bassa.

La firma di Lucas Cranach
Dove Cranach ha firmato il suo nome esso tende a essere fatto con le sue iniziali: L C. Tre esempi di questo sono dati sotto. Uno è del 1506 6 e gli altri del 1509 7;8. Notare nella firma del 1506 la C, che sembra incompleta in basso, è simile alla Sindone di Lier. L’immagine del 1509 mostra il simbolo del serpente wingend che Cranach adottò dopo il 1508. È lo scarabocchio sopra la firma a forma di serpente?

Backgound dell’artista
Quello che segue è preso dall’Archivio Digitale di Lucas Cranach: ‘Nell’anno 1505 Cranach fu nominato pittore di corte di Federico III il Saggio, Elettore di Sassonia, carica che ha ricoperto quasi ininterrottamente fino alla sua morte. Si è trasferito a Wittenberg dove le sue mansioni non includevano solo la produzione di dipinti e xilografie ma ha anche coinvolto tutto, dalla progettazione e realizzazione di schemi decorativi alla supervisione di artigiani così come l’abbellimento di matrimoni, tornei e altre celebrazioni di corte. In breve Cranach era responsabile di quasi tutta l’atmosfera estetica della corte. Per soddisfare queste esigenze importanti ha fondato un laboratorio inizialmente nel castello di Wittenberg e successivamente nella città.
Nel 1508 gli fu conferita dall’elettore la lettera araldica recante il simbolo di un serpente alato. In una fase iniziale Cranach iniziò a identificare la sua produzione artistica con la corte e impiegò queste insegne come sigillo di approvazione sui dipinti prodotti da lui e dalla sua bottega in espansione. Quello stesso anno si recò in servizio diplomatico per l’elettore nei Paesi Bassi, dove visitò la corte di Margherita d’Austria a Mechelen. Qui incontrò l’imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I alla cerimonia del giuramento del suo successore, l’arciduca Carlo, di otto anni, poi Carlo V. Alcuni anni dopo Massimiliano I incaricò Cranach insieme all’artista Albrecht Dürer di illustrare il suo libro di preghiere 9.’
Massimiliano I e la Sindone di Lier
Remi Van Haelst scrive: ‘nel suo libro, Historia Serafica, (1709), Fernando da Soledad racconta questa leggenda per ordine dell’Imperatore Massimiliano, due famosi pittori vennero per fare copie della Sindone…ma, preoccupati di non essere capaci di riprodurre la bellezza dell’immagine del Redentore, non sapevano come iniziare, essi andarono via, lasciando intatti i loro canovacci. Quando tornarono, trovarono i loro dipinti già fatti, e fu impossibile distinguere le due copie miracolose dalla vera Sindone.
‘Secondo questa leggenda, e considerando la somiglianza della sindone di Lier con la sindone di Xabregas è possibile che l’Imperatore abbia ordinato due copie dell’Originale; la copia a grandezza originale fu spedita a sua cugina Eleonora… e la seconda, come suggerito, a sua figlia, Margherita d’Austria. La difficoltà qui è che la data per l’arrivo della copia al Monastero si crede sia stato nel 1507, benché non ci siano documenti a tal fine. Se fu così, allora passarono nove anni prima che la copia di Lier fosse datata. Comunque, una cronaca del 1639 negli archivi del Monastero e citata in parte da Don Domenico Leone (El Santo Sudario en España) segue la tradizione che la copia fosse un regalo da Massimiliano, che commissionò a due pittori di copiare la Sindone di Torino 10.’
Come riferito sopra Cranach incontrò Massimiliano nel 1508 che gli commissionò di lavorare per il suo Libro d’Ore, insieme a Albrecht Dűrer. L’immagine a destra è un dettaglio dall’Altare Torgauer (1509) 11. Esso mostra Massimiliano dipinto da Cranach in una scena con la Sacra Famiglia.

Margherita d’Austria e la Sindone di Lier
Nel 1508 ‘viaggiò per servizio diplomatico dell’elettore d’Olanda dove visitò la corte di Margherita d’Austria a Mechelen 12.’ Remi Van Haelst nota ‘ il nome di Margherita d’Austria (1480-1530) ricorre spesso nella storia della copia di Lier. La figlia di Massimiliano di Hapsburg e Maria di Burgundia. Nel 1497 si sposò con Don Juan di Aragona, che morì sei mesi dopo. Nel 1501, la giovane vedova divenne la sposa di Filiberto il Bello, Duca di Savoia 13.’ I Duchi di Savoia furono i custodi della Sindone di Torino. Nel 1502 Margherita fu coinvolta nel trasferimento della Sindone a Chambéry.
Nel 1503 la Sindone di Torino fu mostrata per la visita di Stato del fratello di Margherita Filippo il Bello (1478-1506), come fu testimoniato da Antoine de Lalaing, Signore di Montigny.
Filippo non divenne il Sacro Romano Imperatore come era stato per il predecessore, il padre Massimiliano, ma gli successe il figlio Carlo V. Margherita rimase ancora vedova nel 1504 e nel 1507 fu fatta Signora dei Paesi Bassi da suo padre Massimiliano e le venne concesso l’affidamento di Carlo V.
L’immagine all’estrema destra è il dipinto di Cranach di Margherita 14 (anni ’20 del ‘500), e a destra quello di Carlo V 15, Sacro Romano Imperatore (1533).
Lucas Cranach il Vecchio fu il pittore favorito di Massimiliano e della sua famiglia.


Le scritte sulla Sindone di Lier
Ci sono due iscrizioni sulla Sindone di Lier, una in latino e una in dialetto di Norimberga. È una scritta inusuale che è stata apposta in associazione con Albrecht Dűrer: ‘le nostre ricerche non hanno scoperto nessun documento o nessun autore prima di Thiéry attribuisce il dipinto a Dűrer. Il principale argomento a suo favore resta l’iscrizione nrl vecchio dialetto di Norimberga 16.’
Cranach, nacquw a Kronach (Cranach nel sedicesimo secolo) una città in Franconia 17. È segnata con una freccia nella mappa a destra. Norinberga (anch’essa segnata) è una delle più grandi città della Franconia. La distanza tra i due luoghi è 73 miglia (117 km). Cranach potrebbe aver conosciuto l’antico dialetto di Norimberga.
Nel 1504 Cranach si spostò a Wittemberg, nel nord, per lavorare per la corte dell’Elettore di Sassonia- vedi la mappa sotto 18. Egli viaggiò a Mechelen nel 1508. Andò mai a Chambéry?


Scritte sulla Sindone
Come Dűrer, Cranach è conosciuto per scrivere sui suoi dipinti. Fu anche un esperto stampatore e illustratore. Qui ci sono esempi presi dal Libro d’Ore di Massimiliano (stampato nel 1513) 19. Il nome di Albrecht Dűrer è elencato sotto Lucas Cranach il Vecchio.

La Sindone di Lier e la Sindone di Torino
A prima vista la Sindone di Lier non sembra il lavoro di un artista particolarmente esperto. Questo finchè non viene confrontata con la Sindone di Torino, quando l’eccezionale bravura dell’artista diviene chiara.
Il 1516 precede l’incendio di Chambéry, così l’immagine è disegnata senza i danni triangolari dei segni di bruciatura. Gli angoli e le bruciature a forma di L qualche volta conosciute come ‘poker holes’ sono accuratamente riprodotte. In particolare ci sono solo tre fori sul lato destro del fronte dell’Uomo della Sindone. L’artista deve aver avuto accesso alla Sindone. La colorazione rossa dei fori può essere dovuta a un telo rosso sottostante.
Nei termini della teoria degli angoli mancanti CDOM/endospora, gli angoli mancanti erano apparentemente intatti nel 1516. Da notare anche che c’è molto materiale al di sopra dei piedi dell’Uomo della Sindone che è attualmente visibile. Il materiale extra (senza la licenza artistica può essere estato prelevato come reliquia o danneggiato dal fuoco.

Un confronto con l’immagine dorsale:
Le misure del corpo sono accurate.
Le aree dove non c’è immagine sono attentamente osservate: per esempio non c’è immagine sotto gli avambracci o sull’interno cosce/polpacci.
Non c’è immagine sulla parte superiore del petto/collo.
La linea bassa delle gambe fino ai piedi è dipinta accuratamente: particolarmente la parte bassa della gamba destra come si vede dall’immagine che si sovrappone a sinistra.
È chiaro che esisteva un’area senza immagine tra il petto e la parte superiore delle braccia. Questa ora è nascosta dai danni del fuoco.
Mancano i pollici.
Ci sono alcune differenze: entrambi i polsi sono visibili. L’artista non ha disegnato di scorcio le braccia e forse non a capito appieno la posizione della sepoltura. Il volto è dipinto molto semplicemente e con molto poco dettaglio.

Confronto dell’immagine dorsale
La misura del Corpo è accurata
Le aree dove non c’è immagine sono attentamente osservate: per esempio non c’è immagine nell’interno coscia/polpaccio.
È chiaro che esisteva un’area senza immagine tra il petto e la parte superiore delle braccia. Questa ora è nascosta dai danni del fuoco.
La disposizione dei capelli è improbabile nella sindone di Lier quando la si confronta con la luce e l’ombra sul retro del collo e la parte superiore del retro di quello della Sindone di Torino.
C’è la possibilità che l’artista abbia identificato la dislocazione della spalla destra. In un lavoro intitolato Abbiamo davvero bisogno di nuove informazioni mediche sulla Sindone di Torino? Bevilacqua M., Fanti G., d’Arienzo M., De Caro R., vogliono convincere che la spalla destra dell’Uomo della Sindone è dislocato: ‘ una dislocazione sotto glenoidale dell’omero 20.’ Le spalle nella Sindone di Lier non sono identiche. Comunque, l’immagine non è anatomicamente accurata come quella della Sindone, ed è difficile concludere che ci sia una spalla dislocata.

Uomo dei Dolori
Lucas Cranach il Vecchio 1515
L’immagine a sinistra è di Lucas Cranach il Vecchio. È intitolata ‘Cristo come Uomo dei Dolori 21’ e fu dipinto nel 1515, un anno prima della Sindone di Lier.
C’è una possibile prova sul dipinto che l’artista ha avuto accesso all’immagine della Sindone di Torino. Il volto ha un naso lungo, la barba divisa e la linea della bocca, che è standard nelle icone di Cristo, qui è sorprendentemente accurata, come nella Sindone.
1. Le frustate sono dipinte molto accuratamente. L’immagine sotto sono prese dalla spalla sinistra dell’immagine del Cristo come Uomo dei Dolori e dal dorso della Sindone di Torino. C’è la stessa forma di manubri con una estremità circolare. Il numero delle frustate eccede di molto i normali dipinti degli artisti e coerente con le centinaia di segni di frustate sulla Sindone di Torino.
Se Lucas Cranach è l’artista che ha dipinto la Sindone di Lier, allora questo dipinto Cristo come Uomo dei dolori è stato eseguito da qualcuno che aveva visto la Sindone prima che fosse danneggiata dal fuoco. Questa può essere la più accurata registrazione che abbiamo della natura dei segni di flagello sulle braccia, prima che il fuoco rendesse impossibile vederli. Essa dà dettagli della massa muscolare delle spalle e delle braccia e la forma del gomito.

Segni di flagello sul volto
Il segno di flagello sulla sinistra del naso (A) e sulla guancia (B) sono particolarmente interessanti, perché sono evidenti sulla Sindone. La colatura di sangue e la linea di danno si vede nell’immagine sottostante nel dettaglio. Cranach realizzò che la Sindone è capovolta, così i suoi rivoli di sangue dalla ferita della lancia sono alla destra del corpo del Cristo come Uomo dei Dolori è a sinistra se si guarda alla Sindone di Torino. I segni di flagello sul volto sono anch’essi capovolti.

Cranach dipinse anche i segni di flagello su tutto il corpo di Cristo: vedi a sinistra: Pala d’Altare: Cristo come Uomo dei Dolori 22.
2. La corona di spine non è un semplice ricciolo – esso ha una profondità che è coerente con la Sindone (vedere la nuca sotto).
Cranach usò questa profondità della corona ripetutamente nelle sue immagini. Sotto: Cristo coronato di Spine 1510 23.

3. Ci sono prove nel lavoro di Cranach, della dislocazione della spalla destra come si vede sulla Sindone: vedere il testo ‘Abbiamo ancora bisogno di nuove informazioni mediche sulla sindone di Torino?’ 24. La dislocazione della spalla è difficile da ritrovare sulla Sindone a causa del danno causato al telo nell’incendio del 1532. Le braccia non sono più visibili. Comunque, Cranach può aver dipinto Cristo prima del danneggiamento dell’incendio. Aveva accesso alla Sindone?

La spalla ferita è più evidente in questo dipinto più tardo di Cranach (Cristo Uomo dei Dolori con la Vergine e S. Giovanni 25). Maria sta piangendo a lato di Cristo, ma sembra protendersi verso la spalla slogata di Cristo per offrire conforto.

Le prove dagli altri lavori di Lucas Cranach, particolarmente il Cristo come Uomo dei Dolori, suggeriscono che egli vide la Sindone di Torino. I segni di flagello, la corona di spine, e la dislocazione della spalla destra suggeriscono che egli ebbe accesso alla Sindone nel 1515. Lucas Cranach il Vecchio può essere stato anche il creatore della Sindone di Lier nel 1516, Egli è certamente un artista molto sottovalutato della Passione di Cristo basata sull’immagine della Sindone.

Lucas Cranach e il Protestantesimo
Vivendo a Wittemberg, e lavorando per l’Elettore di Sassonia, Cranach fu significativamente influenzato da Martin Lutero. Uno dei ritratti più conosciuti che egli fece fu quello di Lutero (sotto a sinistra) nel 1529 26. Questa associazione può aver compromesso la sua popolarità nella Chiesa Cattolica. L’illustrazione da parte di Cranach di pamphlet che criticavano la Chiesa Cattolica può spiegare perché un artista della sua abilità non godette della popolarità dei maestri rinascimentali italiani.
I pamphlet dei Riformatori mostrati qui sotto a destra furono decorati da Cranach. Sono del 1523 27. Il modo in cui Cranach scrisse la L del nome di Lutero è un parallelo interessante con la firma sulla Sindone di Lier.

Conclusione
Senza un esame più dettagliato della firma da parte di un esperto d’arte, non è possibile confermare che Lucas Cranach dipinse la Sindone di Lier nel 1516.
Comunque è una possibilità che può essere ulteriormente approfondita. Certamente i suoi quadri accurati del Cristo come Uomo dei Dolori meritano maggiore attenzione da parte dei ricercatori della Sindone. In favore del fatto che Cranach sia il pittore della Sindone di Lier: quali sono le possibilità che vi siano due artisti di importanza mondiale che lavorassero per Massimiliano I e Margherita d’Austria, che parlassero l’antico dialetto di Norimberga e il cui cognome inizi con la C, che abbiano visto la Sindone di Torino nel 1515-1516? La probabilità punta verso Cranach come creatore della Sindone di Lier.
Se si prova che Cranach è stato il pittore, allora possiamo apprendere di più sulla Sindone attraverso l’associazione a lui. Cranach fu un maestro del Rinascimento e capace di dipinti molto accurati. Per esempio, possiamo apprendere riguardo alla natura dei segni di flagello sulle braccia; possibilmente, come la dislocazione apparisse prima dell’incendio; la lunghezza e le condizioni del telo prima dell’incendio. Potrebbe confermare che nel 1516 gli angoli non erano mancanti e che probabilmente c’era più tessuto oltre i piedi di quello che possiamo vedere ora.
Infine, se Cranach è l’artista sorgono problemi per la datazione radiocarbonica medievale. Se un pittore così esperto come Lucas Cranach il Vecchio non potè in maniera precisa replicare la complessità della Sindone nella sua copia, come possiamo credere che un’artista sconosciuto l’abbia potuta creare da zero?
© Pam Moon, Little Aston, Aprile 2014
Tutte le immagini della Sindone ©1978 Barrie M. Schwortz Collection, STERA, Inc.
1. Immagine della Sindone di Lier: http://theshroudofturin.blogspot.co.uk/2013/03/the-shroud-of-turin-26-other-marks-2.html.
2. Marinelli; E Marinelli; M The copies of the Shroud 2010. Disponibile online: http://www.acheiropoietos.info/proceedings/MarinelliWeb.pdf.
3. Preso dall’Enciclopedia Britannica: Disponibile online: http://www.britannica.com/EBchecked/topic/141704/Lucas-Cranach-the-Elder
4. Van Haelst: R The Lier Shroud: A Problem in Attribution. Disponibile online: http://www.west.net/~shroud/pdfs/ssi20part5.pdf
5. http://theshroudofturin.blogspot.co.uk/2013/03/the-shroud-of-turin-26-other-marks-2.html.
6. Dalla Tentazione di S.Antonio. Immagine disponibile online:www.spencerart.ku.edu
7. Immagine disponibile online: ferrebeekeeper.wordpress.com
8. Immagine disponibile online: ferrebeekeeper.wordpress.com
9. Archivio Digitale Cranach Disponibile online http://www.lucascranach.org/aboutlucascranach_en.html
10.Van Haelst: R The Lier Shroud: A Problem in Attribution. Disponibile online: http://www.west.net/~shroud/pdfs/ssi20part5.pdf
11. Dettaglio del Torguaer Altar di Lucas Cranach il Vecchio. Disponibile online: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:1509_Cranach_d.Ä._Torgauer_Altar_anagoria.JPG
12. Archivio Digitale Cranach Disponibile online http://www.lucascranach.org/aboutlucascranach_en.html
13. Van Haelst: R The Lier Shroud: A Problem in Attribution Disponibile online: http://www.west.net/~shroud/pdfs/ssi20part5.pdf
14. Margherita d’Austria di Lucas Cranach il Vecchio. Disponibile online: bjws.blogspot.com
15. Carlo V Sacro Romano Imperatore di Lucas Cranach il Vecchio: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lucas_Cranach_d._Ä._-_Portrait_of_Charles_V_-_WGA05695.jpg
16. Van Haelst: R The Lier Shroud: A Problem in Attribution Disponibile online: http://www.west.net/~shroud/pdfs/ssi20part5.pdf
17. Mappa della Franconia Disponibile online http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Franconia_details.png
18. Germania e paesi vicini: Disponibile online: http://www.euroyonda.com
19. Immagine del Libro d’Ore di Massimiliano: Disponibile online https://graphicarts.princeton.edu/2014/01/23/lucas-cranachs-borders-for-maximilians-prayer-book
20. Bevilacqua M1, Fanti G2, D’Arienzo M3, De Caro R4. Do we really need new medical information about the Turin Shroud? Disponibile online: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/
pubmed/24135252
21. Lucas Cranach il Vecchio Titolo: Cristo come Uomo dei Dolori datato 1515 Disponibile online ahttp://www.wikipaintings.org/en/lucas-cranach-the-elder/chtist-as-the-man-ofsorrows-
1515
22.Titolo: Pala d’Altare: Cristo come Uomo dei Dolori: Disponibile online: http://www.scholarsresource.com/browse/image_set/850?page=70
23. Titolo Testa di Cristo con Corona di Spine Disponibile online: http://arthistory.about.com/od/from_exhibitions/ig/cranach_stadel/lce1107_10.htm
24.Bevilacqua M1, Fanti G2, D’Arienzo M3, De Caro R4. Do we really need new medical information about the Turin Shroud? Disponibile online: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/
pubmed/24135252
25. Cristo come Uomo dei Dolori con la Vergine e S.Giovanni: http://www.wikigallery.org/wiki/painting_228571/Lucas-The-Elder-Cranach/Christ-as-the-Man-of-Sorrows-with-the-
Virgin-and-St-John
26. Lucas Cranach il Vecchio: Martin Luther Disponibile online: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Martin_Luther_by_Lucas_Cranach_der_Ältere.jpeg
27. Van Ess. L; I pamphplet della Riforma: un aiuto per identificare i pamphlet.http://www.miltongatch.us/the_reformation_pamphlets.html
Gentile Mario
la ringrazio molto per le sue preziose e puntuali osservazioni.
Se ha aggiornamenti nel merito, non esiti ad intervenire.
Un caro saluto
Fabio
Egr.dott. Quadrini,
ad un maggior approfondimento di questo interessante studio, devo dire che rimango alquanto incerto su un’attribuzione.
Nel 1516 il telo è accertato a Chambéry dove passa a venerarlo il re di Francia, Francesco I, in viaggio verso l’Italia. Il telo reca la data del 1516; evidentemente il Durer doveva averlo visto quell’anno, ma non mi meraviglierei se l’avesse visto qualche anno prima. Si sa che Margherita d’Austria nel 1509 aveva commissionato un cofano d’argento per contenere la reliquia proprio ad Anversa. E assai probabilmente, nonostante la morte del marito, legittimo proprietario del telo, poteva ancora averla con se ad Anversa, dove avrebbe potuto vederlo il Durer.
Il Cranack, mi pare arrivi nelle Fiandre, più tardi del Durer.
Credo che la data appartenga al Durer anche se il “6” è alquanto anomalo. Riguardo al dipinto, trovo molto strano il dorso. l’anatomia della parte posteriore, presenta un rapporto fra il torso e le gambe atipico: un torso molto corto rispetto a delle gambe molto lunghe ( che non c’è nella Sindone e in maniera così accentuata, nemmeno nelle pitture del Durer). Questo particolare, richiama alcune anatomie del Cranach il vecchio (martirio di Santa Caterina es, ma ce ne sono diversi). La lunga scritta richiama invece alcune pitture del Durer.
In attesa di ulteriori indagini, mi pare una questione piuttosto aperta.
Cordiali saluti
Mario Gallaman
Molto bene.
Grazie
E’ un’analisi molto interessante. Peccato che non si possa accedere direttamente a questa copia.Il periodo storico in questione è molto turbolento, si intrecciano molti avvenimenti e molte date.
Dal punto di vista pittorico, è molto difficile un’attribuzione certa.. Ma ogni artista, anche nel copiare, lascia sempre una qualche impronta di se. La testa piccola e arrotondata (nella Sindone è ovale), l’anatomia particolarmente liscia, parrebbe far pensare a Cranach,Ma c’è un dettaglio importante che propende per il Durer: l’alluce del piede. L’alluce dei piedi dei Cristi di Cranach sono tutti più piccoli di quelli del Durer. Ebbene,l’alluce nella copia di Lierre è grande, il che mi farebbe pensare ad un’attribuzione al Durer. Oltre ai vari dettagli caratteristici della copia, segnalerei (come già riportato nel mio saggio sulla Sindone) l’impronta ASIMMETRICA del corpo rispetto al telo, cosa molto importante per comprendere il futuro del lenzuolo, la vistosa piaga sopra la spalla sinistra (di chi osserva).
Comunque è una discussione interessante.
Cordiali saluti
Mario Gallaman